Stop cessione del credito: cosa conviene ora?

Efficienza energetica anche senza bonus

A partire dal 17 febbraio 2023, data di entrata in vigore del decreto-legge n.11 approvato dal Consiglio dei Ministri, non sono più applicabili la cessione del credito d’imposta e quindi lo sconto in fattura per i lavori agevolati dal Superbonus 110% e dagli altri bonus edilizi e incentivi statali introdotti nel 2020.

Gli scenari possibili sono svariati poiché la situazione è ancora in evoluzione, ma ad oggi è già possibile attuare valide alternative.

Stop cessione del credito: cosa conviene ora?

Cosa conviene ora?

Come rendere un’abitazione più efficiente dal punto di vista energetico? Come installare un impianto fotovoltaico, una colonnina di ricarica elettrica, cambiare la caldaia con una pompa di calore o sostituire i climatizzatori? Tutto ciò ora è possibile attraverso la classica detrazione fiscale del credito d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi.

Il credito dei contribuenti sarà suddiviso in quote di pari importo e, in base al numero di anni previsto dall’incentivo per effettuare interventi di riqualificazione energetica, sarà inserito nella dichiarazione IRPEF.

Lavori in corso

La stretta del decreto che ha stabilito lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito non si applica ai lavori già avviati. Non ci si dovrà preoccupare quindi di tale provvedimento se si rientra in uno dei seguenti due casi:

  1. lavori in corso d’opera su unifamiliari, condomini o abitazioni con ingresso autonomo, con il Superbonus o altri bonus edilizi, di cui sicuramente è già stata presentata la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (Cila), la Certificazione inizio lavori asseverata Superbonus (Cilas) o è già stato ottenuto il titolo abilitativo;
  2. è stato presentata la Cila, la Cilas o è stato richiesto il titolo abilitativo entro il 16 febbraio 2023, ma non sono ancora stati avviati i lavori.

Se non è ancora stata presentata alcuna comunicazione o istanza per i lavori non si potrà scegliere la cessione del credito, né lo sconto in fattura, ma si potrà recuperare l’investimento attraverso la detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Riqualificare è risparmiare

Gli interventi di riqualificazione energetica sono un ottimo investimento che si ripaga da solo nel giro di pochi anni, anche senza cessione del credito.

Si può facilmente investire in un nuovo impianto di produzione di energia rinnovabile, come installare un impianto fotovoltaico, usufruendo degli incentivi statali che permettono di ottenere rimborsi spalmati su più anni nelle dichiarazioni dei redditi.

Gli interventi per riqualificare le abitazioni consentono di abbattere il costo totale dei lavori grazie al relativo risparmio energetico che comporta, di conseguenza, meno spese in bolletta e risparmiare luce e gas.

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