Impianti in fibra ottica: cosa prevede la legge 164/2014 e chi è coinvolto

Come accennavamo nei precedenti articoli sugli impianti in fibra ottica (https://www.energydrive.eu/2018/07/18/impianti-multiservizio-chi-gestisce-limpianto-in-fibra-ottica-allinterno-del-condominio/), la legge 164/2014, oltre che dello sviluppo della rete pubblica prende in considerazione anche gli impianti in fibra ottica negli edifici per arrivare a ciò che viene definito FTTH: cioè la fibra fino in appartamento. La legge prevede l’obbligatorietà di progetto e la realizzazione di un’unica infrastruttura passiva in fibra ottica per tutti gli edifici di nuova costruzione o nella ristrutturazione di edifici già esistenti, il cosiddetto impianto multiservizio.

Al momento della richiesta della licenza edilizia questa può essere concessa solo se è realizzata questa unica infrastruttura capace di veicolare a livello condominiale tutte le comunicazioni digitali: banda larga, banda ultra larga, tv digitale e opzionalmente videocitofonia, videosorveglianza, Wi-Fi condominiale, domotica.

A partire dal 1° luglio 2015, è divenuta obbligatoria la realizzazione della “Unica Infrastruttura passiva multiservizio e multioperatore gestita con un impianto in fibra ottica” che consenta l’accesso, per i fornitori di servizio, sia dalle reti cablate che arrivano da terra (Telecom, Fastweb o altri) che dalle antenne (TV Digitale terrestre, Satellitare) quindi dal sottotetto.

Come si vedrà spesso la legge viene disattesa. Per il mercato dell’installazione è importante invece creare i presupposti per realizzare un impianto in fibra ottica che sia effettivamente multiservizio.  Nei cinque punti seguenti chiariamo esplicitamente chi viene toccato dalla nuova legge:

  • I progettisti devono conoscere come si realizza un impianto in fibra ottica e le nuove regole tecniche.
  • Gli amministratori pubblici devono far applicare questa legge e per farlo ovviamente la devono conoscere.
  • I costruttori edili sono interessati in prima persona: ma devono conoscere il nuovo approccio all’impianto in fibra ottica.
  • Gli amministratori di condominio devono intervenire non solo nel caso di profonde ristrutturazioni dei condomini esistenti, ma anche per gestire opportunamente le attività degli operatori di rete che si proporranno per collegare qualche utente (argomento che tratteremo in un prossimo articolo);
  • Gli Installatori dovranno cambiare completamente la propria mentalità di approccio all’impianto: non più tanti impianti per tanti servizi (Impianto TV per la TV, borchia telefonica per la larga banda, impianto dedicato alla videosorveglianza, impianto dedicato alla videocitofonia) ma un unico impianto in fibra ottica che gestisca tutti i servizi necessari.

E’ evidente la ricaduta di un corretto approccio al mercato per fare crescere questo segmento che si prospetta assai interessante per tutti gli attori della filiera!