Meno riscaldamento e condizionamento per risparmiare gas ed energia
Approvato in Parlamento un emendamento al decreto “Bollette” per risparmiare gas ed energia negli uffici pubblici di tutta Italia.
Per affrontare la crisi energetica in atto, le commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera al disegno di legge di conversione del Decreto Bollette che, dal corrente mese, fissa nuovi limiti di riscaldamento e condizionamento nei locali della Pubblica Amministrazione.
Il provvedimento prevede di impostare gli impianti di climatizzazione con una temperatura massima di 19°C in inverno e non meno di 27°C in estate.
Meno riscaldamento e condizionamento anche solo di un grado può fare la differenza.
I nuovi limiti all’uso degli impianti di riscaldamento e condizionamento dell’aria riguardano uffici pubblici ed edifici scolastici, sono invece esclusi, ospedali, case di cura e cliniche.
L’obiettivo è quello di limitare le emissioni inquinanti per salvaguardare l’ambiente e ridurre i consumi termici per diminuire la spesa pubblica, al fine di ottenere un risparmio energetico annuo immediato.
E’ importantissimo sensibilizzare i cittadini su questi temi ed estendere i provvedimenti previsti dall’emendamento Dl Bollette anche agli uffici, alle aziende e alle abitazioni private. Si stima che in un anno si potrà risparmiare circa un miliardo di metri cubi di gas e, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, è sufficiente un grado in meno per risparmiare il 7% del gas consumato nelle nostre case.
Questo però è da considerarsi solo un periodo di transizione da affrontare. Per ridurre concretamente la nostra dipendenza dal gas e dalle fonti fossili e diventare autonomi senza possibili interruzioni di forniture di gas, la strada da intraprendere è quella di aumentare l’autoproduzione di energia investendo nelle fonti rinnovabili.
Semplificazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici e termici
Il Dl Bollette punta anche a favorire lo sviluppo delle energie alternative. Per accelerare il processo di accrescimento della capacità del Paese di produrre energia in proprio, il decreto prevede la semplificazione della procedura per l’installazione di impianti fotovoltaici e termici sui tetti di edifici pubblici e privati in aree agricole e industriali.
Tali lavori saranno considerati interventi di manutenzione ordinaria e non più subordinati a permessi, autorizzazioni “o atti amministrativi di assenso”.