Schermature solari mobili: il risparmio energetico è garantito

È stato presentato da ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, il “VI Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica” che mette in evidenza le azioni intraprese negli ultimi tre anni per la riqualificazione energetica in relazione agli eco-bonus. Stando al report, negli ultimi tre anni ci sarebbero stati più di 9,5 miliardi di euro investiti nel settore, di cui 3,3 miliardi solo nel 2016. Nella stessa occasione è stato presentato il Rapporto ENEA riguardante le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, dal quale è emerso che, tra il 214 e il 2016 sono stati sostituiti circa 1,9 milioni di serramenti per una quota di 4,36 miliardi di euro, mentre il numero di opere effettuate su pareti inclinate ed orizzontali si attesta intorno ai cinquantaduemila.

In generale, va detto che gli investimenti sulle schermature solari quali tetti, pareti e serramenti, hanno generato, nel 2016, un risparmio di 20 gigawattora nelle località in provincia di Firenze, 86 gigawattora in provincia di Torino e ben 92 gigawattora in provincia di Milano.

Da un’analisi effettuata su un campione di 3.000 individui è emerso che un italiano su tre ha investito nella realizzazione di una schermatura solare esterna al fine di ridurre le temperature interne dall’esterno, rendendo superfluo l’utilizzo del climatizzatore. Questa attenzione si traduce in un maggiore risparmio di energia, con la conseguente riduzione dell’inquinamento, dei consumi e dei costi in bolletta.

Le schermature solari esterne funzionano davvero ai fini della riduzione della temperatura in casa?

La risposta è si, le schermature solari arrivano ad abbassare le temperature interne fino al 70% e non solo: l’impiego di queste strutture ombreggianti per esterni permettono di ridurre, di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica (CO2), una delle principali responsabili dell’effetto serra insieme al metano, al vapore acqueo, agli ossidi di azoto e ai clorofluorocarburi (CFC).

In più, dal punto di vista dell’arredamento, va detto che, a differenza delle tende di una volta, considerate elementi di arredo di serie B, le schermature solari moderne sono dei veri e propri complementi di arredo in grado di valorizzare l’abitazione anche dal punto di vista estetico, migliorando anche la vivibilità dell’outdoor.

A confermare l’efficacia legata all’impiego di queste strutture c’è lo studio condotto dalla Physibel, dal quale emerge che, per la schermatura di un’abitazione capitolina, il risparmio annuale si aggira intorno ai 40 chilowattora al metro quadrato, un dato importante circa le prestazioni offerte da queste strutture, soprattutto nel caso delle realizzazioni nel territorio di Roma, dove le temperature estive raggiungono dei picchi proibitivi. Tra le schermature solari di ultima generazione vi sono le pergotende, delle strutture caratterizzate da una grande resistenza termica dovuta agli speciali tessili impiegati nella fabbricazione dei teli coprenti. In più, le pergotende sono dotate di tenda retrattile, ovvero manovrabile sia manualmente sia mediante telecomando, così da poter essere avvolte e chiuse in base alle necessità.

Grazie all’introduzione di queste speciali strutture coprenti, l’intero settore dell’arredo di esterni ha subito una significativa trasformazione: se, in passato, le tende da sole costituivano un elemento accessorio trascurabile, oggi, le pergotende assumono un ruolo del tutto diverso, poiché consentono di valorizzare un edificio dal punto di vista energetico e ambientale. Con un margine di personalizzazione pressoché illimitato, le pergotende si attestano come prodotto di punta nella riqualificazione energetica di un immobile, in quanto si inseriscono in qualsiasi contesto urbano, anche laddove vi fossero dei vincoli paesaggistici o ambientali.

È importante ricordare che le recenti normative sulle prestazioni energetiche degli edifici hanno sottolineato il ruolo fondamentale delle schermature solari, specialmente di quelle mobili, che consentono di diminuire sensibilmente il surriscaldamento degli edifici aumentando la vivibilità degli ambienti interni, senza considerare il risparmio economico legato alle detrazioni fiscali previste per l’installazione.